Passo 5 - Rongio - Ponte di ferro - Grotte Acqua Bianca
Presunto itinerario leonardesco
In generale: tracciato facile, adatto a tutti. In gran parte su una larga carrareccia quasi pianeggiante con la parte terminale su mulattiera a gradini. Ombreggiato. Percorribile in tutte le stagioni.
Tempo totale: circa 3 ore.
Difficoltà: percorso facile, per tutti.
Pendenze: massimo dislivello circa 300 mt. Salite di media difficoltà.
Fondo: strade urbane, carrarecce e mulattiere ben tenute.
Punti di ristoro:
- Frazione di Rongio: bar-gelateria.
- Fonte Acqua del sassin.
- Fonte Acqua Bianca alla gotta Ferrera.
Attrezzatura: scarpe comode, con suole antiscivolo, tipo da mezza montagna.
Indumenti: secondo la stagione.
Raggiunta la Frazione di Rongio, si imbocca una comoda carrareccia seguendo il segnavia CAI N.14 per il rifugio Elisa.
Dopo circa un quarto d’ora si arriva alla fonte del “Sassin” e dopo altri quindici minuti circa si giunge al “Ponte di ferro”, incassato tra due pareti rocciose, sotto il quale si possono ammirare le cosiddette “marmitte dei giganti” scavate dalla forza d’erosione dell’acqua.
Inizia la salita dei “200 gradini”, citati da Leonardo nel Codice Atlantico, che portano alla Grotta dell’Acqua Bianca o “Ferrera” (la “busa di verso il lago”).
Si ritorna per lo stesso itinerario oppure, per chi volesse proseguire, è possibile collegarsi all’itinerario 3.
A sinistra della grotta inizia un tratto di mulattiera spettacolare che supera un forte dislivello grazie ad una serie di muri a secco di sostegno.
Si raggiunge cosi, dopo circa 45 minuti di salita, la località Gardata, ottimo punto panoramico di sosta.
Da qui si può ritornare per la stessa strada dell’andata o seguire l’itinerario 3 a ritroso.